
L'arrivo della Primavera: un esercizio di (auto)controllo.
"Slowly we unfold, as Lotus flowers..."
Da gennaio a maggio... Cosa è successo?
"Lotus Flower" dei Radiohead è la colonna sonora perfetta per accompagnare questi miei mesi.
Atmosfere rarefatte e oniriche, fuori dal tempo, e un ritmo incalzante che spinge al risveglio.

Il Fior di Loto (Nelumbo nucifera) è una splendida pianta che in inverno, apparentemente, sparisce. Con il freddo le foglie seccano, ma il rizoma, riparato da uno spesso strato di terriccio, sopravvive alle rigidità e si risveglierà con l'arrivo del tepore primaverile.
Recupera le energie.
Come dargli torto, il suo non è tempo "sprecato": fare foglie enormi e fiori bellissimi richiede molta forza e tanta pazienza.
E il tempo lo conosce perfettamente, il fior di Loto.
"Lentamente ci schiudiamo, come i fiori di Loto..."
I suoi delicati fiori, tanto profumati quanto effimeri, aspettano i primi raggi del sole per schiudersi lentamente.
Apprezzano ogni singolo istante, si stiracchiano e godono la giornata per poi, sempre lentamente, richiudersi al tramonto.
Anche il riposo è importante e questa è una cosa che, personalmente, dovrei tenere più a mente...
"Slowly we unfold, as Lotus flowers..."
Il mio inverno è arrivato dopo gennaio, come il freddo tardivo di quest'anno.
Con il mio compleanno, che (da buon Capricorno) pesa come la spada di Damocle con il suo bilancio di pro e contro, di obiettivi sognati e mancati (qualcuno anche raggiunto, ma chissà perché sembra sempre pesare meno), con il Tempo a fare da giudice implacabile.
Con le festività che si rincorrono una dietro l'altra: la vita fuori dal negozio non esiste, il tempo diventa un concetto ancora più fluido e nebuloso, i giorni non esistono più.
Togli il Natale e metti i cuori - togli i cuori e metti la mimosa - togli la mimosa e metti le uova - togli le uova e metti i cuori per la Mamma.
Il lato "fiorista" che è in me è ben felice delle festività, ma, ogni volta, devo "scornarmi" con il fatto di non riuscire a fare tutto quello che avevo programmato di fare extra negozio (come, ad esempio, scrivere sul blog...).
Sovraccarico e autosabotaggio: sono cose in cui sono sempre stata bravissima... ad esaurire le mie energie.

Nel frattempo la Primavera si è risvegliata tutt'ad un tratto, la vita tra giardini e balconi è ripresa frenetica, anche se sempre con uno sguardo attento al termometro.
"L'irrequieto Vento del Nord non era ancora soddisfatto" e, a tratti, ha fatto visita alle nostre valli e ai miei pensieri per diverso tempo, ben oltre l'equinozio di Primavera.
Un occhio al giardino e uno al meteo, pregando per la pioggia e scongiurando altri freddi a sorpresa.
Cercando di contenere la voglia di seminare, ispirata dalle prime giornate fin troppo calde.
Ci vuole pazienza e autocontrollo.
Le rose sono state le compagne della maggior parte delle mie giornate di risveglio, confidenti silenziose e amiche prorompenti: pronte a riportare i piedi per terra con una spina ben piantata alla prima, eccessiva, distrazione. Ottime consigliere, a modo loro.
Tra una potatura e l'altra, i giardini hanno iniziato a prendere colore e risvegliarsi.
narcisi e tulipani colorano le aiuole, gli imponenti glicini e le api che ronzano tra i loro eleganti grappoli, il prato che si riempie di timide margherite e di vistoso Tarassaco, con i suoi fiori brillanti come il Sole.
"Tonight I’ll set you free..."
il Vento del Nord è ormai passato, l'irrequietezza iniziale lascia spazio alla consapevolezza.
E' maggio, le rose ora sono cariche di boccioli, gli iris (miei amati) hanno iniziato a colorare il mondo e anche le delicate peonie sono pronte a schiudersi, rinate dall'inverno come il fior di Loto (ma più comuni nei giardini).
E' Primavera e la vita in giardino è ripresa a pieno ritmo.
Il Tarassaco è pronto per esser messaggero di sogni e desideri...
E io, ora, mi sono riposata abbastanza.
"Slowly we unfurl (Lentamente ci apriamo),
As lotus flowers (Come fiori di loto)
And all I want is the moon upon a stick (E voglio solamente la luna su un bastoncino)

A presto (questa volta per davvero).
Nina